She is me?, Sedrik/Cheyenne

↙Say goodbye, as we dance with the devil tonight...↘

Come sempre, quando Ax non c’era le cose erano piatte, deprimenti, monotone e anche molto noiose. Non sapevo cosa fare, era estate e non c’era nemmeno la scuola a farmi compagnia. Non che fossi una fanatica dello studio (oddio, forse lo ero), ma almeno mentre facevo i compiti che i professori ci assegnavano potevo evitare di pensare a quanto mi stessi annoiando, il tempo passava più velocemente quando avevo qualcosa da fare. Infatti era per quel motivo che mi ero studiata gli argomenti che avremmo affrontati durante i primi mesi a scuola. Non l’avevo mai fatto, ma Ax mi mancava in quei giorni più che mai. Non avevo mai avvertito così tanto la sua mancanza. Beh, forse era perché mi aveva abbandonata per un po’ di tempo quando se n’era andato via con sua sorella Nicole… Forse. Era meglio non pensarci, Ax era Ax, ed era normale che mi mancasse, insomma, era il mio migliore amico tutto qui. Mi mancava come tale. Non che mi fossi ritrovata a pensare a lui come a un ragazzo, lui non era il ragazzo di nessuna, ma alcune volte mi ero domandata se il mio affetto per lui non fosse altro. Alla fine di quelle riflessioni mi ritrovavo a ridere da sola per quanto fossi sciocca anche solo a pormi il problema. Ax non era stato fatto per essere il mio ragazzo, era il mio migliore amico, e non potevo desiderare di meglio al mondo. Perderlo mi avrebbe distrutta. Comunque, presa dalla noia e dal caldo della stagione estiva mi ero diretta verso quello che rimaneva di un fiumiciattolo nei pressi di Lima. Non che fosse un fiume dalle acque agitate o qualcosa del genere. L’acqua scorreva con calma, placida, era limpida come l’acqua della vasca da bagno e la temperatura era perfetta. Mi tolsi i vestiti lasciandoli da parte su di un sasso e mi immersi con indosso il costume in acqua. Inizialmente rabbrividii per lo sbalzo termico, ma successivamente il mio corpo inizio ad adattarsi al fresco finché non diventò immensamente piacevole. L’acqua non era molto fonda, mi arrivava più o meno alla vita. Iniziai a galleggiare di schiena sopra l’acqua o osservai le nuvole bianche muoversi sornione nel cielo azzurro, limpido e splendente.