Lies..., Quinn/Puck

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view post Posted on 13/3/2011, 18:17
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Quinn Celeste Fabray

Mi guardai attorno. L’ultima volta che ero stata in quello stanzino le cose erano molto diverse. Prima di tutto la situazione era capovolta, non ero io quella che doveva aspettare, ma Puck. Stavo con Finn all’epoca. Tuttavia c’erano sempre delle bugie di mezzo. Sempre bugie. Ma essenziali, non volevo far crollare il rapporto che avevo con Sam. Volevo “proteggerci” anche se era la cosa più sbagliata tra tutte quella che stavo facendo. Sospirai incrociando le braccia al petto. Percorsi il ristretto spazio dello stanzino a grandi passi. L’ultima volta la luce era spenta, adesso avevo preferito accenderla. Non potevo rivedere Puck al buio, e forse era stato sbagliato rivederlo proprio lì, ma per non farmi vedere era l’unico luogo che potevo scegliere. Mi sedetti su di una scatola di legno accavallando le gambe. Cercavo di convincermi che non c’era niente di male se nascondevo a Sam la verità, perché tra me e Puck non c’era niente. Non c’era più niente dopo la nascita di Beth, mi aveva detto di amarmi più di prima quel giorno, ma quello che aveva fatto, il suo comportamento, era stato il solito, e aveva reso nulle le sue parole. Ero sempre stata convinta che quello che mi aveva detto fosse stato d’obbligo viste le circostanze. Sorrisi ripensando a quante volte gli avevo dato dello stronzo durante il parto. Beh era stata una sofferenza, dovevo ammetterlo. In quel momento non avevo desiderato altro se non prenderlo a pugni per quello che mi aveva fatto. Ma una volta vista mia figlia era passato tutto. Tutto il dolore sembrava svanito. Giocherellai con la collanina che portavo al collo. Mi domandai se Puck avesse rivisto Meredith. Cercai di non pensare alle carezze di Puck sul corpo di Santana, perché uno strano sentimento si agitava dentro di me, un qualcosa che non volevo accettare o tanto meno esternare. Era sbagliato. Solo gelosia ingiustificata perché vedevo Puck come… come cosa? Un amico? Ero gelosa di un amico? - Dovrei smetterla di mentire anche a me stessa. - pensai.
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view post Posted on 13/3/2011, 18:25




© panda - mark salling for noah puckerman- listening imageL'ora della lezione dopo era suonata ed il corridoio si era svuotato del tutto. Io ero appena uscito dall'auditorium dopo essermi incontrato con Meredith e tutto quello che avevo pensato di fare si era confermato. Già il fatto che Quinn mi avesse chiesto di incontrarci proprio voleva dire che non si era scordata di quello che avevamo avuto. Davanti alla porta dello stanzino mi guardai un'ultima volta intorno, come fossi un ladro che stava per entrare in casa d'altri. Un po' era così. Abbassai la maniglia della porta ed entrai. Luce accesa. Quinn seduta. Entrai del tutto e chiusi la porta alle mie spalle. Le sorrisi e mi appoggiai contro la porta, Ciao Maria Antonietta in Giulio Cesare la salutai, prendendola ovviamente in giro. Non volevo far notare il fastidio che mi dava sapere che quella ragazza era di nuovo di quell'idiota. Che quella bocca potesse essere baciata da quella di Evans. Però, rimanevo io quello che l'aveva scoperta per la prima volta e questo non sarebbe mai cambiato. Il tuo ragazzo è nascosto dietro all'ammoniaca? le chiesi ancora scherzando e guardando lo scaffale con tutti i prodotti per pulire che usavano i bidelli. Come mi ricordavo le nostre scappatelle qui dentro.. O meglio, io che tentavo di farle lasciare Finn per stare con me. Assurdo ma sensato dato che stavo per fare la stessa cosa. Con la piccola differenza che non mi sarei esposto come avevo già fatto. Fai il tuo dovere le parole di Meredith mi giravano nella mente come un uragano. Lo avrei fatto.. Non per lei, ovvio, ma per me.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 13/3/2011, 19:35
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Quinn Celeste Fabray

- Maria Antonietta in Giulio Cesare. - provai un’enorme fastidio sentendo la sua frase. Non sapevo perché, ma detestavo che lui fosse così tranquillo, tuttavia questo confermava la mia ipotesi: per lui quel bacio non era stato niente, la sera del ballo si era fatto Santana e non gli era importato niente del fatto che fossi tornata assieme a Sam. Oh, ma perché avrebbe dovuto importargli qualcosa? Puck non amava! Se lo faceva amava con una parte del corpo, e non sto parlando del cervello. Tuttavia il suo amore si consumava molto velocemente, una notte e tutto era finito. Come sempre. Cercai di mostrarmi rilassata, come se essere lì con lui fosse come trovarsi assieme ad un’amica. Ma non mi riusciva molto bene. Non mi era mai riuscito adesso che ci ripensavo, nemmeno quando stavo con Finn. Ma Sam mi aveva cambiata, non ero più la Quinn di Finn Hudson. O almeno credevo. Avrei voluto rispondere a Puck qualcosa del tipo: non credevo che saresti venuto. Tuttavia mi accorsi che era una delle frasi che lui aveva detto a me l’anno prima. Dovevo evitarlo, specialmente perché odiavo quel ribaltamento dei ruoli. Mi alzai in piedi guardandolo, ma restano a debita distanza da lui - Il tuo ragazzo è nascosto dietro all'ammoniaca? - scossi leggermente la testa - Sam non sa che sono qui, e non dovrà saperlo. - feci un passo verso di lui - Ti ho chiamato per dirti che non dovrà sapere nemmeno del bacio. - inspirai ed espirai - Non voglio che Sam pensi che provo qualcosa per te. - cercai di usare un tono di voce che facesse apparire l’ipotesi di me e Puck, come un qualcosa di impossibile. Perché lo era, giusto? Certo che lo era.
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view post Posted on 13/3/2011, 19:49




© panda - mark salling for noah puckerman- listening imageSembrò infastidita da quel mio saluto e quella fu la prova del 9 per me. Non voleva stare con Sam. Si alzò e mi si avvicinò ma io rimasi tranquillo, appoggiato contro la porta dello stanzino con tutto il peso del corpo. - Sam non sa che sono qui, e non dovrà saperlo. Ti ho chiamato per dirti che non dovrà sapere nemmeno del bacio. Non voglio che Sam pensi che provo qualcosa per te. - eccola lì, di fronte a me con quell'espressione pensierosa. Voleva nasconderla ma era palese che lo fosse. O almeno per il mio piano era meglio così. È stato un bacio a stampo e voi non stavate nemmeno insieme le feci notare, senza smettere di guardarla. In teoria non c'era proprio nulla di sbagliato, lei non lo aveva tradito.. Non ancora. E poi perchè dovrebbe pensare che provi qualcosa per me? Mi pare che tu stia con lui.. dissi ancora. Sapevo bene dei dubbi che Sam aveva perchè me lo aveva chiesto proprio lui, un mese fa in auditorium. In ogni caso era meglio se continuasse ad avere dubbi, sarebbe stato tutto più facile. Sorrisi a Quinn con fare innocente, allungando una mano per sfiorarle un braccio. Perchè, tu provi qualcosa per me? le chiesi con nonchalance, quasi le avessi detto "Mi passi il sale?". La sua risposta sarebbe stata ovviamente negativa ma comunque la cosa importante era che non notasse quanto sperassi in una risposta positiva. In ogni caso sapevo che le piacevo ancora. Sì, ho detto piacevo e non amava perchè non sapevo definire una ragazza innamorata.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 13/3/2011, 20:41
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Quinn Celeste Fabray

- È stato un bacio a stampo e voi non stavate nemmeno insieme. - non importava. Anche se era stato un bacio a stampo, anche se io l’avevo respinto, anche se io e Sam ci eravamo lasciati. Non sarebbe mai dovuto accadere, Sam non avrebbe mai dovuto saperlo perché si sarebbe fatto mille domande, e temevo che così facendo sarebbe caduto tra le braccia di Meredith. Di nuovo. Non potevo rischiare di perdere il mio Sam proprio adesso. Sembrava tutto un bellissimo sogno, non volevo svegliarmi. Sarebbe stato straziante. - E poi perchè dovrebbe pensare che provi qualcosa per me? Mi pare che tu stia con lui.. - - Sam non ha ben chiara la nostra situazione. - infatti non capiva se io provassi ancora qualcosa per Puck. Insomma, visti i precedenti era un dubbio lecito. Non gliene facevo una colpa. Solo che non volevo che continuasse ad essere confuso. Perché non c’era niente con cui confondersi. Niente, o almeno avrei rimosso gli ostacoli che si prospettavano davanti a quel niente. Perché guardando Puck non potevo non ripensare ai nostri baci. A tutto. Ma adesso c’era Sam. - Perchè, tu provi qualcosa per me? - mi tirai indietro quando mi sfiorò il braccio. Non con fare irritato, ma con calma. Era comunque un qualcosa che mi avrebbe garantito una “protezione”, meno contatti avevo con Puck meglio era. - Ti amo più di prima. - lo presi in giro. - Come potrei provare qualcosa per te Puck? - domandai con un tono di voce più alto di quanto avrei voluto - Dopo quello che è successo? - era una cosa totalmente fuori dall’immaginazione collettiva una Quinn che provava qualcosa per Puck, dopo l’anno passato. - Non sei il ragazzo che fa per me. - stavo cercando di convincere lui o convincere me stessa? Beh, non importava, l’importante era che quelle parole fossero la verità e che io e lui lo sapessimo. Non c’era stata possibilità per noi prima, e non ce ne sarebbe certo stata dopo. Senza contare che la mia popolarità sarebbe colata a picco se mi fossi concessa di provare qualcosa per Puck, se avessi lasciato Sam per lui o se lo avessi tradito. Tradire un altro ragazzo con Puck era inconcepibile. Quindi no: non potevo provare qualcosa per lui.
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view post Posted on 13/3/2011, 20:53




© panda - mark salling for noah puckerman- listening imageMi scappò una risata quando disse che Sam era confuso riguardo la loro situazione. Che idiota che era. Si allontanò da me e così lasciai ricadere il braccio lungo il mio fianco, senza smettere però di guardarla. Alzai un sopracciglio e continuai comunque a sorridere quando mi prese in giro ricordando la frase che le avevo detto all'ospedale. - Come potrei provare qualcosa per te Puck? - fu la sua domanda ovviamente retorica ma il suo tono non mi convinceva. Dicevano che il tono di uno che mentiva si alzava, no? Beh, il suo era più alto del normale. Incrociai le braccia al petto e rimasi a fissarla, Dopo quello che è successo come non potresti provare qualcosa per me? mormorai, era vero. Ero stato la sua prima volta ed una come lei - anche se 'ubriaca' - non si concedeva di certo al primo che capitava. Sapevo bene che non la dava nemmeno a Sam che era il suo ragazzo, quindi figuriamoci. - Non sei il ragazzo che fa per me. - aggiunse e così mi staccai dalla porta, avvicinandomi a lei. Continuai a specchiarmi nei suoi occhi e mi abbassai con il viso fino a riuscire a sentire il suo respiro contro la mia pelle. Ah.. commentai a bassissima voce, guardando le sue labbra e poi tornando ai suoi occhi. Le presi una mano e gliela poggiai sul suo petto, all'altezza del cuore, Credo che qui qualcosa batta forte.. mormorai, sorridendo appena. Io non le avrei messo la mano lì, non volevo trovarmi Evans addosso perchè avevo 'toccato il seno' alla sua ragazza, quindi era meglio così. Dovevo ammettere che averla a questa distanza faceva un certo effetto a me.. Ma non lo avrei detto, dovevo continuare con il mio piano "Fai finta che non ti importi ma fai in modo che importi a lei". Nemmeno lei lo avrebbe detto anche se era ovvio che si sentiva morire avendomi così vicino. Sì, avevo usato la stessa 'tattica' che poco prima aveva adoperato Meredith. Speravo risultasse utile allo scopo. Quelle labbra.. le volevo baciare ma se "non mi importava" non avrei potuto farlo.. Dovevo aspettare una sua reazione.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 13/3/2011, 21:07
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Quinn Celeste Fabray

- Dopo quello che è successo come non potresti provare qualcosa per me? - oh era così difficile da capire? - Io voglio qualcuno che mi ami. Non solo sesso Puck. Tu non sei capace di amarmi, nemmeno quando abbiamo avuto una figlia ne sei stati capace. - quello interessava solamente a lui. Era la sua preoccupazione prima, il sesso intendo. Io volevo il romanticismo, voleva una bellissima storia d’amore, qualcuno con cui uscire e di cui vantarmi con le mie amiche. Qualcuno da presentare con orgoglio a mia madre. Qualcuno con cui costruire il futuro. Puck non era niente di tutto questo. Era solo qualcuno con cui andare a letto. Tempo prima avevo sofferto per lui, avevo rimpianto che non fosse quello che volevo, avevo desiderato che cambiasse, avevo desiderato tante cose che non avevo ottenuto. Perché mai adesso le cose sarebbero dovute essere diverse? Io avevo Sam, era tutto quello che volevo e che avevo sempre voluto, tutto quello che avevo sempre cercato. L’influenza che Puck aveva su di me era solo dovuta al suo fascino da bello e dannato, quello che mi aveva affascinata all’inizio. Ma non poteva essere amore. -Credo che qui qualcosa batta forte. - era vero. Aveva ragione, il cuore mi batteva nel petto. Potevo associarlo all’ansia di venire scoperta o al suo atteggiamento, diverso da quello dell’ultima volta. Era come se avesse avuto qualcosa in mente. Ma cosa poteva avere in mente Puck se non il sesso? Lo stavo sopravvalutando. Mi avvicinai alle sue labbra, vi poggiai sopra le mie e gli morsi forte il labbro inferiore. Talmente forte che sentii il sapore del suo sangue. Mi allontanai passandomi una mano sulle labbra e lo fissai negli occhi - Non ci provare mai più Puck. - lo avvertii. Okay, forse non era da me un atteggiamento del genere, ma la voglia di baciarlo e fargli del male era forte allo stesso tempo, per placarle entrambe quella era l’unica cosa da fare. Poi perché lo volevo baciare? Non c’era niente di razionale in tutto quello. Non lo amavo. Io amavo Sam, così stavo solo incasinando la situazione. E pensare che il mio ragazzo in quel momento stava parlando con Meredith. Io invece ero chiusa in uno sgabuzzino con Puck e Sam ne era all’oscuro. Questa volta mi stavo distruggendo con le mie mani. Ma…
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view post Posted on 13/3/2011, 21:22




© panda - mark salling for noah puckerman- listening image- Io voglio qualcuno che mi ami. Non solo sesso Puck. Tu non sei capace di amarmi, nemmeno quando abbiamo avuto una figlia ne sei stati capace. - sempre questo fottuto amore. Ma perchè le ragazze non si accontentavano mai?! Si sporse e posò le sue labbra sulle mie, chiusi gli occhi e sorrisi soddisfatto. Pensavo che ci avrei messo più tempo, invece aveva ceduto subito. Non sentii la sua lingua, bensì, i suoi denti che strinsero forte il mio labbro inferiore, ferendomi. Si staccò, - Non ci provare mai più Puck. - mi 'minacciò'. Mi passai un dito sul labbro e vidi che usciva un po' di sangue, così me lo leccai appena via. Non giudicare un libro dalla copertina.. mormorai. Sapevo di sembrare il solito ragazzaccio - infatti mi comportavo come tale -, ma se Meredith in poco tempo aveva scoperto qualcosa di buono in me, perchè lei non lo vedeva? Mi avvicinai ancora a lei e la presi saldamente per i fianchi, avvicinandola a me. Okay, ora sfidavo troppo la sorte ma avevamo fatto 30, perchè non fare 31? La guardai negli occhi e.. Mi abbassai posando le mie labbra sulle sue, ancora. Non approfondii perchè dovevo comunque non mostrare molto interesse, anche se era difficile. Mi staccai e vidi che il suo labbro si era sporcato del mio sangue, così vi passai il pollice sopra. Dopo Evans pensa che sei un vampiro e ti lascia.. commentai, ridendo appena. Rimasi a guardarla in viso, perchè volevo avere sempre ciò che non era mio? Anche se lei lo fosse diventata me ne sarei stancato presto e quindi tanta fatica per niente.. Ma ora il mio istinto mi diceva che dovevo riaverla ed io seguivo sempre l'istinto. Non avrebbe mai ri-fatto sesso con me, anche se ci fossimo messi insieme, quindi perchè continuavo? Avevo tante altre ragazze che ci provavano con me ed erano disposte a tutto.. Ma no, io mi dovevo complicare la vita con una finta verginella. Perchè? Mi piaceva, okay, ma non era una risposta sufficiente per fare una simile scelta.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 14/3/2011, 16:31
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Quinn Celeste Fabray

- Non giudicare un libro dalla copertina.. - oh detto da lui era proprio il colmo - Posso giudicare. Perché ho già letto questo libro! - in effetti sapevo cosa significava stare con Puck. Ancora non mi era andata giù quando, facendo il babysitter con me, si scambiava messaggi bollenti con Santana. Puck non era imprevedibile, Puck era Puck. Non sarebbe mai cambiato, o forse una volta l’avrebbe fatto. Avrebbe messo la testa a posto e sarebbe diventato un ragazzo modello (in che universo parallelo?). Ma per qualcun'altra di cui si sarebbe innamorato, non per me. Puck non è Sam. Pensai. Perché continuassi a ripetere nella mia mente quanto fosse perfetto Sam e quando fosse imperfetto Puck, non lo sapevo. Era l’unica cosa a cui riuscivo a pensare per distrarmi. Pensare – di nuovo – che tutto in Puck era sbagliato mi rendeva le cose un po’ più facili. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo. Ma questa volta sapevo con certezza come sarebbe andata a finire, non mi sarei permessa di mandare di nuovo tutto a rotoli. Lo fissai negli occhi fulminandolo con lo sguardo. Eppure non trovai la forza di tirarmi indietro. Volevo, ma al momento la mia razionalità era stata messa in secondo piano da quel coso grande quanto il mio pugno che avevo nel petto. Comunque pensai di essere stata abbastanza chiara, non pensavo che mi avrebbe baciata, invece lo fece. Non riuscii a tirarmi indietro perché Puck si allontanò prima che io facessi qualcosa. Comunque non era stato un vero bacio nemmeno questo. Era stato una sorta di bacio a stampo. E lo detestavo per averlo fatto, di nuovo. - Dopo Evans pensa che sei un vampiro e ti lascia.. - ecco un chiaro segno del fatto che avrei dovuto ascoltare la mia mente e allontanarmi da lui. Scacciai la sua mano con un piccolo schiaffo e mi allontanai meglio da lui fissandolo. O meglio, fulminandolo con lo sguardo. - Puck devi smetterla con questo comportamento. - avevo il cuore che mi martellava all’impazzata nel petto - Io sto con Sam, non puoi baciarmi solo perché... - già perché mi aveva baciata? Non lo sapevo, ma non m’importava. Preferivo non saperlo.
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view post Posted on 14/3/2011, 17:11




© panda - mark salling for noah puckerman- listening imageSì, aveva già letto quel libro.. Ma le storie cambiano. Diede un leggero schiaffo alla mia mano e così l'allontanai, continuando comunque a guardarla. - Puck devi smetterla con questo comportamento. Io sto con Sam, non puoi baciarmi solo perché... - disse, parecchio incazzata. Non finì la frase e questo mi fece ridacchiare. Mi appoggiai di nuovo alla porta dello stanzino, anche perchè non volevo lasciarla andar via.. Non ancora. Mi leccai il labbro che sanguinava. Baciarti.. ripetei, facendo finta di pensare, guardando un punto lontano del soffitto. Secondo te perchè ti bacerei? E perchè tu ricambi e ti fingi incazzata? chiesi retorico, tornando a lei. A Quinn piaceva essere baciata da me ed invece a me piaceva farlo, quindi che c'era di sbagliato? Tenni un braccio a penzoloni, lungo il busto e l'altro appena piegato, poggiando il mio pollice contro il labbro sanguinante, anche se stava smettendo. Me lo accarezzai lievemente, fregandomene del leggero dolore che sentivo. Ti sei chiesta del perchè hai organizzato il piano per la festa di Carnevale? Sì, per far vedere a tutti che sei la Regina e bla bla iniziai il mio discorso, Ma anche perchè tu oltre a saperlo, speravi che Sam non ti scegliesse.. E sappiamo entrambi perchè conclusi. Ovviamente lo sperava perchè così sarebbe potuta stare con me senza tradire e far soffrire nessuno. Tutti che si preoccupavano dei sentimenti di Sam e nessuno dei miei. Okay che ero un tipo che cercava di non dar a vedere di averne, però non era così. Quando Meredith mi aveva detto che avrebbe sempre voluto Evans, che lui era migliore di me e tutto il resto c'ero stato male.. E parecchio. Ora Quinn continuava imperterrita a difendere il suo ragazzo e non pensava di certo che potesse farmi stare male a sua volta. Nemmeno io l'avrei mai pensato.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 14/3/2011, 18:23
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Quinn Celeste Fabray

Non mi piaceva che Puck se ne stesse davanti alla porta. Quella era la mia unica uscita, volevo uscire, stavo quasi soffocando restando li dentro. Era come trovarsi, in piena estate, in una stanza con il riscaldamento acceso. Io volevo uscire fuori, all’aria fresca. Volevo andarmene da quel posto. Per non affrontare le conseguenze di quello che era successo, che poteva succedere o che sarebbe successo. Forse aveva ragione Meredith, sebbene io amassi Sam non lo meritavo, forse era lei quella che lo meritava. No, pensai. Sam era solo mio dannazione. Sbattei le palpebre restando a guardare Puck. - Già. Perché? - proprio non riuscivo a capire il perché di tutto quello. Puck non prendeva posizione, non mi baciava nel modo in cui mi aveva baciata in passato, non si comportava nel solito modo di sembra. Sembrava che volesse che fossi io quella prendeva l’iniziativa. Ma perché? Mi passai una mano sulla fronte sospirando. - Puck, mi stai confondendo e basta. - dissi con voce stanca, come se non fossi più arrabbiata con lui. Lo ero, eccome, ma la situazione che mi si prospettava davanti mi aveva stancata, o spaventata. Dannazione. Puck era tutto quello che non volevo, quello che non cercavo. Allora perché mi piaceva? Non fraintendetemi, amavo Sam, adoravo tutto quello che facevo con lui. Ma Puck era quell’incognita che sconvolgeva la mia vita e la faceva crollare a pezzi ogni volta. Era il mio personale dramma. Il mio tallone d’Achille. Forse riconoscerlo era meglio che far finta di nulla. Ma avrei dovuto resistere. Dio mi aveva punita l’ultima volta, insomma, mi aveva fatta rimanere incinta, Beth non era una punizione, ma lo era il fatto che la mia popolarità fosse crollata a pezzi. Avrei potuto rifare tutto per un capriccio? Mi avvicinai a Puck - Sai cosa sei per me? Solo un capriccio. Ed io per te? - mi sfuggì una risata e scossi la testa - Di nuovo un capriccio. Sei strano, e probabilmente lo stai facendo solo per avere una rivincita su Sam. - ed era vero. O almeno io pensavo così. Per me quella era l’unica verità. Per questo non potevo rovinare “tutto” con Sam. Perché Puck lo faceva solo per ripicca. Non perché mi voleva. Se mi avesse voluta davvero... se si fosse innamorato di me... forse. Ma Puck era quello che era. Non poteva innamorarsi di una ragazza, o almeno, non ancora. Forse aveva paura dell'amore, forse non era ancora pronto.
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view post Posted on 14/3/2011, 18:52




© panda - mark salling for noah puckerman- listening imageSembrò stanca dei miei giochetti ma non potevo abbandonare la mia tattica, era quella che mi evitava di espormi - ed eventualmente rimanerci male - troppo. Non seppe rispondermi e quindi mi rigirò la domanda, così mi strinsi nelle spalle, ma prima che potessi rispondere mi si avvicinò. - Sai cosa sei per me? Solo un capriccio. Ed io per te? Di nuovo un capriccio. Sei strano, e probabilmente lo stai facendo solo per avere una rivincita su Sam. - ecco che si era risposta, ma non era quella la verità, lo sapevo bene. La guardai negli occhi, tanto era vicinissima e riuscivo a scorgere ogni più piccolo particolare del suo viso. Io ti piaccio ancora.. risposi alla domanda di prima, con un sorrisetto strafottente. E.. aggiunsi, anche tu mi piaci finii la frase mentalmente, ma non l'avrei detta a voce. Cosa sto facendo? Stiamo parlando, non c'è niente di male in questo conclusi così la frase lasciata a metà. In realtà ci eravamo baciati, ma quelli non erano baci veri e quindi non andavano 'contati'. Perchè dovrei vendicarmi di Sam? Perchè se la fa con le mie donne? Forse.. Ma per vendicarmi di lui non ripiegherei su di te, lo sai bene dissi ancora. Forse era vero e forse no.. Io sapevo solo che volevo lei e basta, nessun' altra. Poi se Sam ci fosse stato male.. beh, tanto meglio, avrei avuto due cose facendone una sola! Portai un paio di dita sotto al suo mento e le tenni lì, facendo così in modo che avesse il viso ben rivolto verso il mio. Tu vuoi me, non lui mormorai a voce bassa, sorridendo in modo diverso, però.. Quasi in modo dolce. Quello stesso modo in cui avevo guardato mia figlia Beth che rivedevo sempre nel viso di Quinn. Forse era proprio per questo che lei.. beh sì, che mi piaceva. Se avevo tentato di cambiare per Meredith, perchè non potevo riprovarci con Quinn? Avevo rischiato già una volta con la sua amica, per lei invece sarei stato più bravo, perchè la desideravo davvero. Ed io non mi davo per vinto finchè non avevo ciò che desideravo.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 14/3/2011, 19:07
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- Io ti piaccio ancora.. E.. - lo fissai. - E cosa? - non volevo continuare a ribadire quanto fosse sciocca l’ipotesi che Puck mi piacesse, quindi preferii dargli ragione - Sei il padre di mia figlia. Ho un legame particolare con te. Ma niente di più. - dissi a voce bassa. Adesso avevo di nuovo paura che qualcuno potesse sentirci. Senza contare che… da quanto tempo eravamo lì dentro? Purtroppo non avevo orologi e non ce n’era nemmeno uno nella stanza. - Che ore sono? - domandai a Puck. Non potevo mancare per troppo tempo durante la lezione. Anche se, rientrare in classe dopo l’incontro con Puck era un suicidio. Avevo ben chiaro come potesse essere il mio viso e come potevano risultare le mie azioni, le mie mosse. Avrei avuto le guance rosse, non avrei guardato i miei compagnie avrei finto di concentrarmi sulla lezione non riuscendo a smettere di pensare a quell’incontro. Sarei stata sospetta. Quindi optai per un salto in infermeria, era meglio saltare direttamente la lezione. - Cosa sto facendo? Stiamo parlando, non c'è niente di male in questo. - Oh avanti, un Puck innocente che non faceva niente di male non era certo quello che avevo davanti. - Certo, hai ragione. - ironizzai. - Perchè dovrei vendicarmi di Sam? Perchè se la fa con le mie donne? Forse.. Ma per vendicarmi di lui non ripiegherei su di te, lo sai bene. - mi sfuggì una risata, anche se non era divertita - Parli come Santana. - Le sue donne? Io non ero più la sua donna. Ripensare a Santana mi provocò un fastidio, perché ripensai a Puck e Santana insieme. Mi concentrai sui suoi occhi, che, tutto sommato erano una bella distrazione, anche se avrei dovuto distrarmi da lui in verità, e non concentrarmi sul suo volto - Tu vuoi me, non lui. - le sue dita, il suo sorriso. Quella dannata vicinanza. Se non ci fosse stato Sam l’avrei baciato. Ve lo posso giurare, posso garantirlo. Ma c’era Sam. - Voglio cose che tu non puoi darmi. - risposi afferrandogli la mano e portando via le dita da sotto il mio mento. Tuttavia non gli lasciai quella mano. La tenni nella mia. Com’era possibile che quando passavo qualche minuto con Puck, dubitassi di me stessa e di quello che volevo veramente. Tuttavia mi stavo annoiando da sola. Era snervante continuare a pensare: Puck non va bene, c’è Sam, ami Sam. Per una volta avrei voluto spegnere il cervello e fare come mi diceva l’istinto. Ah sì, l’avevo già fatto, quando era stata concepita Beth.
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view post Posted on 14/3/2011, 20:05




© panda - mark salling for noah puckerman- listening imageMi chiese di continuare ma dato che lo avevo già fatto non serviva che rispondessi ancora. - Sei il padre di mia figlia. Ho un legame particolare con te. Ma niente di più. - scossi appena la testa, C'è altro.. mormorai, specchiandomi ancora in quegli occhi. Diamine, erano davvero stupendi.. Come avevo fatto a non notarli prima? Mi chiese l'ora ma non risposi, ero troppo concentrato. Forse per la prima volta in vita mia. Mi diede ragione e socchiusi appena gli occhi, perchè continuava a prendermi per il culo? Anche a me scappò una risata quando mi paragonò a Santana E tu come Brittany.. Non essere così ingenua la 'ripresi', non doveva mentirmi, tanto sapevo già tutto. Portò la mano sulla mia a me la tolse da sotto il suo mento, continuando - però - a tenermela. - Voglio cose che tu non puoi darmi. - sospirai a quella sua frase. Cosa voleva da me? Amore? Quello non ero in grado di provarlo, ma sapevo che le avrei dato qualcosa in più di quello che aveva ora con Sam: felicità. Stava meglio quando stava con me, anche solo se parlavamo.. Si notava. Mettimi alla prova.. mormorai a mia volta, accarezzandole appena con il pollice il dorso della sua mano. Mi persi ancora una volta nei suoi occhi, studiando ogni sfumatura del loro colore. Aveva un viso così angelico.. Era stato questo a colpirmi la prima volta. Sam è un bamboccio, nemmeno se ne accorgerà.. aggiunsi, abbassando appena il viso e tenendo le labbra vicine alle sue e gli occhi ancora puntati sui suoi. Volevo dire "Non sono un tipo geloso" ma purtroppo lo ero, ed anche molto. Comunque, se avesse deciso di farmi essere il suo.. Amante? Piuttosto squallido come termine, ma sarei stato quello; comunque, avrebbe ripagato Evans della sua stessa moneta ed avrebbe fatto anche la scelta giusta. Sì, le stavo proprio proponendo di tradire - ancora una volta - il suo ragazzo, con me.
Noah Puckerman
 
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view post Posted on 14/3/2011, 20:24
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Quinn Celeste Fabray

- E tu come Brittany.. Non essere così ingenua. - mi sfuggì una risata che cercai di mettere a tacere con un colpo di tosse. Non era il caso di ridere. Stavamo parlando di qualcosa di “serio”. Non era il caso di ridacchiare per quel confronto. Se volevo, sapevo essere poco ingenua. Ma non potevo fare la “sgualdrina” come… chi mi aveva dato della sgualdrina l’anno scorso? Non ricordavo. Comunque forse lo ero davvero, perché mi stavo comportando in modo egoistico con Sam. E con Puck. E forse anche con me stessa. - Mettimi alla prova.. - non avrei mai creduto di poterlo fare. Ma l’avrei fatto. L’avrei messo alla prova e l’avrei preso alla lettera. Strinsi le labbra lasciando che mi carezzasse il dorso della mano con il pollice. - Sam è un bamboccio, nemmeno se ne accorgerà.. - mi tirai appena indietro, l’unico contatto tra di noi erano le nostre mani ancora unite. Ma eravamo lontani, o almeno, ero stata io a imporre quella lontananza tra di noi. - Non offendere Sam. - lo avvertii. Insomma, ero lì con Puck, stavamo flirtando o qualcosa di simile, ma non poteva offendere il mio ragazzo. Sam non era un bamboccio, era il mio Ken. Ed io ero la sua Barbie. Puck cosa sarebbe potuto essere? Action Man! Okay, stavo deviando un po’ troppo dalla situazione. Comunque mi schiarii la voce e sorrisi, un sorriso che non rispecchiava il mio stato d’animo di poco prima. Non ero infuriata, non ero incavolata nera. Ero… a mio agio. Adesso. Non prima. Adesso sì, forse perché stavo per dettare le mie regole.Forse ero impazzita, forse ero completamente fuori di testa. - Portami al bowling, giochiamo a bowling. - gli dissi - Così quando entrambi sapremo che non c’è niente tra di noi saremo tranquilli. Okay? - ovviamente avrei detto a Sam che mi sarei vista con Puck per sistemare alcune questioni in sospeso, che erano essenziali da chiarire per il nostro rapporto. Gli avrei mandato un messaggio appena uscita da lì. Non gli avrei detto che volevo vedere come si sarebbe comportato Puck con me in una sera. Gli posai la mano – fino a quel momento libera – sulla guancia. - Se solo tu fossi stato capace di innamorarti di me… - le cose sarebbero state molto diverse. Lo sapevamo entrambi. Non avrebbe mai funzionato, ma volevo uscire con lui un’ultima volta. Avrei battuto il naso per terra, mi sarei messa il cuore in pace, non avrei più pensato a lui e mi sarei concentrata su Sam. Uscire con Puck era la soluzione migliore.
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