Non mi piaceva che Puck se ne stesse davanti alla porta. Quella era la mia unica uscita, volevo uscire, stavo quasi soffocando restando li dentro. Era come trovarsi, in piena estate, in una stanza con il riscaldamento acceso. Io volevo uscire fuori, all’aria fresca. Volevo andarmene da quel posto. Per non affrontare le conseguenze di quello che era successo, che poteva succedere o che sarebbe successo. Forse aveva ragione Meredith, sebbene io amassi Sam non lo meritavo, forse era lei quella che lo meritava.
No, pensai. Sam era solo mio dannazione. Sbattei le palpebre restando a guardare Puck.
- Già. Perché? - proprio non riuscivo a capire il perché di tutto quello. Puck non prendeva posizione, non mi baciava nel modo in cui mi aveva baciata in passato, non si comportava nel solito modo di sembra. Sembrava che volesse che fossi io quella prendeva l’iniziativa. Ma perché? Mi passai una mano sulla fronte sospirando.
- Puck, mi stai confondendo e basta. - dissi con voce stanca, come se non fossi più arrabbiata con lui. Lo ero, eccome, ma la situazione che mi si prospettava davanti mi aveva stancata, o spaventata. Dannazione. Puck era tutto quello che non volevo, quello che non cercavo. Allora perché
mi piaceva? Non fraintendetemi, amavo Sam, adoravo tutto quello che facevo con lui. Ma Puck era quell’incognita che sconvolgeva la mia vita e la faceva crollare a pezzi
ogni volta. Era il mio personale dramma. Il mio tallone d’Achille. Forse riconoscerlo era meglio che far finta di nulla. Ma avrei dovuto resistere. Dio mi aveva punita l’ultima volta, insomma, mi aveva fatta rimanere incinta, Beth non era una punizione, ma lo era il fatto che la mia popolarità fosse crollata a pezzi. Avrei potuto rifare tutto per un capriccio? Mi avvicinai a Puck
- Sai cosa sei per me? Solo un capriccio. Ed io per te? - mi sfuggì una risata e scossi la testa
- Di nuovo un capriccio. Sei strano, e probabilmente lo stai facendo solo per avere una rivincita su Sam. - ed era vero. O almeno io pensavo così. Per me quella era l’unica verità. Per questo non potevo rovinare “tutto” con Sam. Perché Puck lo faceva solo per ripicca. Non perché mi voleva. Se mi avesse voluta davvero... se si fosse innamorato di me...
forse. Ma Puck era quello che era. Non poteva innamorarsi di una ragazza, o almeno, non ancora. Forse aveva paura dell'amore, forse non era ancora pronto.